giovedì 22 novembre 2012

Crema viso all'acido glicolico12%

Fitocose è una piccola azienda italiana che si trova a Cusago, un paesino nella provincia di Milano. Si occupa da diversi anni con grande impegno e attenzione della produzione di prodotti cosmetici bioecologici per la cura della persona. I loro prodotti possono essere aquistati on-line sul loro sito (www.fitocose.it) oppure direttamente nel loro laboratorio di Cusago. Tra i loro prodotti è possibile trovare una varietà di cosmetici certificati veganok.

Oggi voglio parlarvi di uno dei prodotti Fitocose che ho acquistato e che consiglio di provare nel caso si voglia rinnovare la propria pelle!Sto parlando della Crema viso all'acido glicolico per pelle opaca e spenta con acido glicolico al 12%.






L’acido glicolico viene estratto dalla canna da zucchero, dalla barbabietola e dall'uva immatura e fa parte dei cosiddetti alfa-idrossiacidi (AHA), comunemente conosciuti come gli ''acidi della frutta'' perchè contenuti in moltissimi frutti. Si tratta di acidi che hanno proprietà esfolianti e che esercitando un peeling sull'epidermide, eliminanano le cellule morte e portando al rinnovamento degli strati superiori della pelle. Il peeling con acido glicolico è efficace per migliorare il tono e il colorito della pelle, ma è anche perfetto per le macchie e i segni dovuti all'esposizione non corretta al sole, all'acne o all'uso di particolari farmaci.

Questa sostanza è spesso usata in medicina estetica ed esistono trattamenti specifici con concentrazioni di acido glicolico fino al 70-80%. Questi trattamenti spesso sono molto invasivi, quindi consigliati solo nei casi più gravi, ma sopratutto sono molto costosi. Costose sono anche le creme che spesso si trovano in commercio e che nonostante questi prezzi, promettono risultati poco visibili.

Spinta dalla curiosità e necessità di provare una crema a base di acido glicolico che fosse naturale ma sopratutto efficace, mi sono imbattuta in questa crema di Fitocose e ho deciso di provarla dopo aver letto delle ottime recensioni! Premetto che non mi sono aspettata miracoli ma devo dire che dopo un solo mese di utilizzo ho notato dei miglioramenti. La mia pelle è apparsa subito più liscia e con le macchie post-acne meno visibili. Per quanto riguarda invece le cicatrici, credo che un solo mese non sia sufficiente quindi spero di raggiungere dei risultati più importanti durante il secondo ciclo di utilizzo.

Gli ingredienti utilizzati sono di origine vegetale. Come possiamo vedere sul sito l'80% degli ingredienti sono naturali e di derivazione naturale e il 41% sono ingredienti di agricoltura biologica.

INCI: Aqua - Aloe barbadensis gel*- Glycolic acid - Squalane(da olio di oliva) - Cetearyl Alcohol -Ammonium glycolate - C 14-22 Alkylalcohol-C 12-20 Alkylglucoside(emulsionante ottenuto da olio di palma e cocco e amido di manioca) - Butyrospermum parkji butter*- Coco caprylate - Glycerin - Xanthan gum - Potassium cetyl phosphate - Sodium dehyroacetate - Rosmarinus officinalis extract - Brassica napus seed oil - Sodium phytate - Profumo

Essendo la crema all'acido glicolico esfoliante, è consigliabile usarla durante la stagione invernale.
Pertanto durante il periodo estivo si consiglia di sospendere l'uso o di utilizzare durante l'esposizione al sole una crema solare protettiva adeguata. Si consiglia inoltre l'uso alla sera alternandola con una crema giorno per un periodo di circa 30 giorni, al termine dei quali va poi sospesa.

Che dire..se ne avete la possibilità, provatela!!Non vi deluderà!

Crema acido glicolico viso

mercoledì 21 novembre 2012

Oleolito di lavanda

La lavanda è conosciuta per le sue proprietà antisettiche, analgesiche, antinfiammatorie, battericide, lenitive e rilassanti. E' inoltre utile per combattere dolori muscolari.


L'oleolito di lavanda può essere utilizzato in modo versatile per arricchire creme o unguenti naturali ed è inoltre indicato come olio da massaggio e linfodrenaggio.

Gli oleoliti sono concentrazioni oleose derivate dalla macerazione di erbe officinali e aromatiche in un olio vegetale.
Per la preparazione degli oleoliti si possono utilizzare diversi tipi di olii come l'olio d'oliva, riso, vinaccioli, girasole, mandorle, jojoba.. (preferibilmente biologici)
Io personalmente, dopo diverse ricerche, ho deciso di fare un mix con un olio di oliva extravergine e l'Olys della Carapelli. Quest'ultimo è un olio di Cereali (Germe di Grano, Germe di Mais e Riso) e Frutti (Ribes e Noce) che può essere impiegato anche per l'uso cosmetico in quanto ricco di Vitamina E, elemento essenziale sia per la nostra pelle ma anche per la conservazione del nostro oleolito
in quanto aiuta a non farlo rancidire.

E' inoltre utile a tale scopo aggiungere un rametto di rosmarino all'interno del nostro macerato nel caso non si usassero oli con presenza di Vitamina E o non si avesse il tocoferile acetato o tocoferolo da aggiungere una volta ottenuto l'olio. Metodo che comunque viene sconsigliato in quanto il rosmarino rilascia il suo profumo andando a coprire l'aroma originale della pianta officinale utilizzata.

Il procedimento per la realizzazione di un oleolito è davvero semplice. Come prima cosa bisogna procurarsi la pianta che si vuole utilizzare. In questo caso io ho avuto la fortuna di raccogliere dei fiori freschi di lavanda nel giardino del mio ragazzo ma ovviamente non tutte hanno questa possibilità quindi potete trovare qualsiasi tipo di pianta anche in erboristeria ma anche nei vivai biologici.
Come seconda cosa bisogna scegliere l'olio da utilizzare per far macerare i fiori della pianta scelta e come terza ed ultima cosa è opportuno sterilizzare un vasetto di vetro, possibilmente scuro, a chiusura ermetica e una boccetta di vetro scuro con contagocce.

Una volta raccolta, o acquistata la pianta da usare, se fresca è necessario farla seccare all'aria aperta per circa due o tre giorni in modo da eliminarne l'acqua in eccesso presente al suo interno.
Molte persone, per l'oleolito preferiscono usare le piante quando sono ancora fresche in quanto ricche di maggiori oli essenziali e principi attivi. Il problema principale di quando si usano piante fresche è però l'acqua, che potrebbe andare a compromettere il nostro oleolito se non si prendono alcuni accorgimenti.

Dopo aver fatto ''asciugare'' la pianta la si deve mettere nel contenitore precedentemente sterlizzato e successivamente il tutto andrà ricoperto con l'olio che abbiamo scelto. A tal proposito è importantissimo ricoprire del tutto i fiori con l'olio.
A questo punto il vasetto andrà chiuso ermeticamente, ricoperto con della carta stagnola e riposto in un luogo fresco e asciutto per 40 giorni ricordandosi di agitare bene il vasetto più volte a settimana.

Trascorsi i 40 giorni di macerazione dei nostri fiori, bisognerà passare al filtraggio dell'oleolito con un colino a maglia finissima spremendo bene il tutto per recuperare più olio possibile.
L'olio così ottenuto va lasciato riposare per altre 24 ore e poi filtrato nuovamente con un panno di cotone in modo da trattenere anche i residui di pianta più piccoli.



L'oleolito va poi versato nuovamente in una boccetta scura e sterile (aggiungere poche gocce di Vitamina E se necessario) e riposto in un luogo fresco, buio e asciutto.

A questo punto il nostro oleolito profumatissimo alla lavanda conserva tutte le sue proprietà ed è pronto per essere utilizzato!