mercoledì 21 novembre 2012

Oleolito di lavanda

La lavanda è conosciuta per le sue proprietà antisettiche, analgesiche, antinfiammatorie, battericide, lenitive e rilassanti. E' inoltre utile per combattere dolori muscolari.


L'oleolito di lavanda può essere utilizzato in modo versatile per arricchire creme o unguenti naturali ed è inoltre indicato come olio da massaggio e linfodrenaggio.

Gli oleoliti sono concentrazioni oleose derivate dalla macerazione di erbe officinali e aromatiche in un olio vegetale.
Per la preparazione degli oleoliti si possono utilizzare diversi tipi di olii come l'olio d'oliva, riso, vinaccioli, girasole, mandorle, jojoba.. (preferibilmente biologici)
Io personalmente, dopo diverse ricerche, ho deciso di fare un mix con un olio di oliva extravergine e l'Olys della Carapelli. Quest'ultimo è un olio di Cereali (Germe di Grano, Germe di Mais e Riso) e Frutti (Ribes e Noce) che può essere impiegato anche per l'uso cosmetico in quanto ricco di Vitamina E, elemento essenziale sia per la nostra pelle ma anche per la conservazione del nostro oleolito
in quanto aiuta a non farlo rancidire.

E' inoltre utile a tale scopo aggiungere un rametto di rosmarino all'interno del nostro macerato nel caso non si usassero oli con presenza di Vitamina E o non si avesse il tocoferile acetato o tocoferolo da aggiungere una volta ottenuto l'olio. Metodo che comunque viene sconsigliato in quanto il rosmarino rilascia il suo profumo andando a coprire l'aroma originale della pianta officinale utilizzata.

Il procedimento per la realizzazione di un oleolito è davvero semplice. Come prima cosa bisogna procurarsi la pianta che si vuole utilizzare. In questo caso io ho avuto la fortuna di raccogliere dei fiori freschi di lavanda nel giardino del mio ragazzo ma ovviamente non tutte hanno questa possibilità quindi potete trovare qualsiasi tipo di pianta anche in erboristeria ma anche nei vivai biologici.
Come seconda cosa bisogna scegliere l'olio da utilizzare per far macerare i fiori della pianta scelta e come terza ed ultima cosa è opportuno sterilizzare un vasetto di vetro, possibilmente scuro, a chiusura ermetica e una boccetta di vetro scuro con contagocce.

Una volta raccolta, o acquistata la pianta da usare, se fresca è necessario farla seccare all'aria aperta per circa due o tre giorni in modo da eliminarne l'acqua in eccesso presente al suo interno.
Molte persone, per l'oleolito preferiscono usare le piante quando sono ancora fresche in quanto ricche di maggiori oli essenziali e principi attivi. Il problema principale di quando si usano piante fresche è però l'acqua, che potrebbe andare a compromettere il nostro oleolito se non si prendono alcuni accorgimenti.

Dopo aver fatto ''asciugare'' la pianta la si deve mettere nel contenitore precedentemente sterlizzato e successivamente il tutto andrà ricoperto con l'olio che abbiamo scelto. A tal proposito è importantissimo ricoprire del tutto i fiori con l'olio.
A questo punto il vasetto andrà chiuso ermeticamente, ricoperto con della carta stagnola e riposto in un luogo fresco e asciutto per 40 giorni ricordandosi di agitare bene il vasetto più volte a settimana.

Trascorsi i 40 giorni di macerazione dei nostri fiori, bisognerà passare al filtraggio dell'oleolito con un colino a maglia finissima spremendo bene il tutto per recuperare più olio possibile.
L'olio così ottenuto va lasciato riposare per altre 24 ore e poi filtrato nuovamente con un panno di cotone in modo da trattenere anche i residui di pianta più piccoli.



L'oleolito va poi versato nuovamente in una boccetta scura e sterile (aggiungere poche gocce di Vitamina E se necessario) e riposto in un luogo fresco, buio e asciutto.

A questo punto il nostro oleolito profumatissimo alla lavanda conserva tutte le sue proprietà ed è pronto per essere utilizzato!

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